Gaetano Minale è nato ad Agnone il  4  Luglio 1938 e  risiede  ad Atessa.Pittore  figurativo  di espressione  impressionista  ha  frequentato  l' I.T.I.  a  Chieti  mentre,  artisticamente   si  è formato frequentando l'atelier del maestro pittore e restauratore Gennaro Bravo ad Atessa dal 1969 al 1975.  La sua  tematica  pittorica per  oltre  un trentennio è stata  la  cultura e  la tradizione contadina  abruzzese,  dove  l'attaccamento alla  terra appare  evidente nei  suoi dipinti:un mondo antico che va scomparendo , casupole rurali,  muraccioli,  pagliai  lacerati dalla falce , ma soprattutto nell'ulivo questo albero così simile alla figura umana nel tronco e rami contorti, ne ravvisa la sofferta esistenza di un vivere che solo nel  contatto  profondo con la natura può trovare soluzioni esistenziali.  Mani  rude,  volti  di  lavoratori  svuotati  di ogni loro energia dalla fatica quotidiana , sono incisi sulla  tela come i solchi  nella terra;  in queste opere si riscontra una nostalgia struggente di scomparendo dovuto alla  inciviltà  di questa modernità.

Nel 2011 invece la donna diventa la vera  protagonista  della  sua  pittura  in   simbiosi  con  la  natura;  nascono  le grandi tele dove si vedono lunghi paesaggi di immense distese di papaveri, girasoli e margherite, dove la luce entra sugli ampi e fioriti prati e ne sparge la luminosità . Gialle ginestre ai piedi della Majella e gli spettacolari trabocchi lungo la costa